Molti pensano che le possibilità per pubblicare siano 2: l’editoria tradizionale e il self-publishing.
Invece ne esistono almeno sette.
Sono 7 strade diverse, che richiedono percorsi diversi quanto a tempo, costo e impegno personale, ma se le percorri nel modo giusto, conoscendo pro e contro di ognuna, possono portarti alla pubblicazione tutte quante.
1) I gruppi editoriali
Sono quelli che raccolgono al loro interno la maggior parte dei grandi nomi dell’editoria.
Se vuoi arrivare a loro hai queste possibilità:
rivolgerti a un'agenzia letteraria
partecipare a concorsi letterari prestigiosi, primo fra tutti il Calvino
pubblicare racconti su riviste letterarie
frequentare una scuola di scrittura
È così che ce l’hanno fatta anche emeriti sconosciuti. Vuoi qualche nome?
Chiara Deiana, autrice di “Quando punge l’ortica” è arrivata a Mondadori tramite la scuola Belleville di Milano. Cristiano Cavina, autore di “Scavare una buca” è arrivato a Marcos y Marcos Editore dopo aver frequentato la scuola Holden di Torino.
Filippo Tapparelli, vincitore del Premio Letterario Italo Calvino, ha pubblicato il suo romanzo d’esordio “L’inverno di Giona” con Mondadori e Simona Baldelli, altra partecipante al Calvino (non vincitrice), è stata pubblicata da Giunti con “Evelina e le fate”.
Simona Dolce, invece, con “Madonne nere” è arrivata a Nutrimenti grazie all’agenzia Grandi e Associati.
Per capire meglio come lavorano i grandi editori, leggi questo articolo.
2) Gli editori indipendenti
Secondo gli ultimi censimenti, in Italia ne esistono 5.000.
Cinquemila possibilità di essere pubblicato! Quello che devi fare è:
un’accurata selezione delle case editrici
preparare un’eccellente lettera di presentazione
scrivere la sinossi perfetta
impaginare il manoscritto secondo gli standard editoriali
Scopri subito come fare ognuna di queste cose cliccando su i link qui sopra.
3) I concorsi letterari
Devi scegliere quelli giusti, però!
Vincere concorsi promossi da piccole associazioni culturali o da comuni, a livello locale, può essere una soddisfazione personale (coppe, targhe, attestati), ma non ti porterà alla pubblicazione con un grande nome dell’editoria né alla ribalta sulla stampa nazionale.
Se il tuo ego gode di gratifiche del genere, scegli almeno i concorsi letterari non organizzati da case editrici a pagamento. Come riconoscerli lo spiego in questo articolo.
Fra i concorsi che offrono un reale trampolino di lancio ti suggerisco: Il Premio Italo Calvino, il Torneo Io Scrittore, il Premio Giovane Holden e il Premio Andersen (quest’ultimo riservato alle favole).
Se vuoi scoprirne altri, un canale interessante è www.concorsiletterari.net
4) Le riviste letterarie
Molti neo-autori non sanno che le più importanti riviste letterarie italiane sono compartecipate da grandi editori, che le usano come vivaio di nuovi talenti.
Pubblicare su una rivista è la prova che hai dimestichezza col mondo editoriale o, almeno, che non sei uno sprovveduto in questo senso. Un autore che ha già pubblicato su questi canali è tenuto in maggiore considerazione rispetto a un esordiente assoluto, soprattutto se, nel tempo, è riuscito a crearsi un suo piccolo pubblico di riferimento.
Inoltre, non devi sottovalutare che i testi che proponi alle riviste letterarie vengono sempre editati (gratis). Questo significa accumulare esperienza anche in tal senso e offrire al pubblico di lettori un tuo scritto di qualità.
Fra questi lettori ci sono spesso addetti ai lavori in cerca di nuovi talenti e le case editrici stesse che finanziano le riviste letterarie, dunque si tratta di una vetrina irrinunciabile.
È così che sono arrivate alla pubblicazione, ad esempio, Valentina Maini con “La mischia” pubblicato da Bollati Boringhieri e Claudia Petrucci con “L’esercizio” pubblicato da La Nave di Teseo.
Io stessa ho pubblicato su riviste letterarie prima di approdare a un editore.
5) Il self-publishing
Oggi, le piattaforme per fare questo tipo di pubblicazione sono tante e gli autori non hanno che l’imbarazzo della scelta.
Ma come fare la scelta più giusta per te? La risposta è: conoscendo bene prima come lavorano queste piattaforme e i pro e i contro di ognuna.
Le principali differenze ruotano intorno a:
costi di produzione, perché pubblicare in self non è sempre totalmente gratis
politiche di prezzo di vendita, perché su certe piattaforme non ha totale autonomia nel stabilire il prezzo del tuo libro
royalties all’autore, che possono variare anche di molto fra piattaforma e piattaforma
aspetti fiscali
Se vuoi approfondire l’argomento self-publishing leggi:
6) Le agenzie letterarie
Si tratta di un percorso che può rivelarsi lungo e costoso.
Parte dalla valutazione del tuo manoscritto e passa attraverso l’editing e la correzione di bozze.
Ma se scegli l’agenzia giusta, hai ottime possibilità di venire rappresentato (gratis!) e di arrivare a un editore importante.
Fondamentale è scegliere l’agenzia letteraria giusta e sapere come lavorano in concreto queste realtà.
Per scoprirlo, leggi: Agenzie letterarie: come lavorano?
7) Le scuole di scrittura
Nei paesi anglosassoni, quasi ogni facoltà di Lettere offre corsi universitari che preparano al mestiere di scrittore. In Italia – forse lo scrittore non è considerato un mestiere oppure si crede che non serva studiare per farlo – non esiste un percorso di studi universitari specifico.
Che io sappia, soltanto la Scuola Holden di Torino rilascia un “diploma di scrittore”, equivalente a una laurea triennale in DAMS, ovvero Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo.
I posti disponibili ogni anno sono solo cento. L’accesso è riservato a diplomati con un’età compresa tra i diciotto e i trent’anni e previo superamento di un test di ammissione. La frequenza è obbligatoria ed è previsto un esame al termine di ogni anno. Chi non lo supera, non può continuare il percorso di studi.
E adesso arriva la ciliegina: al termine di ogni percorso di studi, la scuola organizza degli open day in cui mette in contatto i suoi laureati con agenti letterari e case editrici.
Non sono pochi i giovani talenti portati alla ribalta proprio grazie a questa Scuola. Un esempio su tutti è Beatrice Salvioni, che ha pubblicato il suo romanzo d’esordio “La malnata” con Einaudi nel 2023.
Altre scuole di scrittura valide che mi sento di consigliare sono la Belleville di Milano e la Genius di Roma.
Ognuna delle sette strade che ho appena illustrato può portarti a pubblicare.
Ma, ricorda: pubblicare è una cosa seria e non va mai fatta alla leggera.
Se vuoi informazioni e consigli per pubblicare onesti, affidabili, precisi e senza peli sulla lingua, basati sull’esperienza di una scrittrice come te, 𝐢𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐢𝐭𝐢 𝐚𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐛𝐥𝐨𝐠 (trovi il form in fondo alla pagina "chi sono").
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𝐋𝐚 𝐧𝐞𝐰𝐬𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫 𝐞̀ 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐚.
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Ciao, sono Eleonora Scali e sei sul mio blog
Scrivo da quasi un ventennio. Ho pubblicato con l’editoria tradizionale, in self, tramite concorsi letterari, su antologie multi-autore e su riviste letterarie. Mi sono servita di editor, cdb e agenzie. Ecco perché sono in grado di spiegare ai neo-autori come pubblicare consapevolmente evitando errori e fregature.
In questo blog parlo dei libri che leggo e di quelli che scrivo; fornisco consigli agli aspiranti scrittori e racconto di me stessa come donna e come autrice. Scopri i miei romanzi
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