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Come proporsi a un editore?

Il primo passo per sottoporre il tuo manoscritto a una casa editrice è la lettera di presentazione. Se non fa colpo quella, gli allegati (sinossi, manoscritto ecc.) non verranno nemmeno aperti.

In questo articolo spiego:

  • due parametri per selezionare l'editore da contattare + 1 consiglio

  • come si scrive una lettera di presentazione

  • cose da evitare assolutamente di scrivere



Due parametri per selezionare l'editore da contattare

  1. Verifica che il genere della tua opera corrisponda alla linea editoriale della casa editrice cioè: non mandare un thriller a chi pubblica poesie; non mandare un horror a chi pubblica romanzi rosa e così via. La linea editoriale o le collane vengono specificate sui siti delle case editrici.

  2. Verifica che la casa editrice sia effettivamente interessata a ricevere e valutare manoscritti. Le case editrici specificano nel loro sito se le selezioni sono aperte o se il piano editoriale è al completo, e se esistono finestre temporali entro le quali è possibile inviare manoscritti.


Come si scrive la lettera di presentazione per proporsi a un editore

La lettera di presentazione è lo strumento per vendere te stesso, la tua arma di persuasione. È il tuo primo passo dentro la casa editrice.

Immagina di andarci fisicamente: la redazione è indaffaratissima e non ha certo bisogno di un altro aspirante autore rompiballe. Ha centinaia di manoscritti di emeriti sconosciuti ammucchiati in un angolo, pronti ad essere cestinati senza nemmeno essere letti.

È meglio dunque che tu e il tuo romanzo facciate colpo. Il tempo a disposizione è di quindici secondi. La prima impressione, quella che conta.

Se ti ricevessero di persona, istintivamente cercheresti di essere educato, gentile, paziente, di parlare in tono pacato. Ecco, questo è il giusto atteggiamento da adottare anche nella lettera di presentazione che andrai a scrivere.


Struttura la lettera in 3 paragrafi seguendo questo ordine


L'oggetto: la lettera deve essere preceduta da un oggetto. Quello lo leggono sempre tutti. Nel caso optassi per un invio e-mail, invece che cartaceo, l’oggetto è ancora più importante perché è la prima cosa che appare nella stringa dei messaggi in arrivo. Per esperienza, l’oggetto della lettera è bene che sia la dicitura PROPOSTA EDITORIALE, seguita da titolo dell’opera, genere e il tuo nome e cognome.


Il primo paragrafo deve essere come una stretta di mano, veloce ma sicura, che ispiri fiducia e interesse. In due o tre righe al massimo devi essere in grado di presentare la tua opera in modo irresistibile. Una specie di spot, di slogan pubblicitario che colpisca immediatamente l’attenzione. Non dimenticare di menzionare il titolo dell’opera, il genere e il target al quale è destinata.

Supponiamo tu sia l’autore di “Pippi Calzelunghe”.

Ecco un esempio pratico:

Egregio Editore,

vorrei presentarle le avventure fantastiche di Pippi Calzelunghe, una dodicenne dai capelli rossi, che vive in una grande villa, in compagnia di un cavallo e una scimmietta, non va a scuola, ha una forza sovrumana e un baule pieno di monete d’oro.

Hai notato quanti dettagli è possibile dare in poche righe?

Sempre in questo primo paragrafo sarebbe utile che fornissi una motivazione alla scelta di inviare la tua opera proprio a quella casa editrice. Gli editori la apprezzano molto.

Restando sull’esempio di prima, potresti scrivere qualcosa del genere:

Il motivo per il quale vi propongo Pippi Calzelunghe è che i miei figli sono appassionati lettori della vostra collana di narrativa per ragazzi “Carta Bianca” che conosco e apprezzo da anni.

L’aggancio e le informazioni che hai dato in poche righe aiuteranno l’editore a capire immediatamente se il progetto che stai proponendo è di suo interesse o meno. Se gli interessa, passerà a leggere il secondo paragrafo della tua lettera.


Il secondo paragrafo deve essere intrigante, deve catturare l'interesse.

Qui devi lavorare come se si trattasse di una quarta di copertina. Dai un’idea della trama con un linguaggio pensato per intrigare. L’obiettivo è catturare l’interesse del lettore, non tanto rivelargli come si sviluppa o va a finire la storia.

Continuando con “Pippi Calzelunghe”, il secondo paragrafo potrebbe suonare così:

La storia si sviluppa a episodi nei quali Pippi, la protagonista, è sempre affiancata dai fratelli Tommy e Annika, suoi vicini di casa e dai fedeli Signor Nillson (la scimmietta) e Zietto (il cavallo a pallini neri). I cinque, insieme, vivono ogni giorno un’avventura diversa, piena di stramberie e situazioni inverosimili, ma anche di valori preziosi come l’amicizia, la generosità, il rispetto per la natura.

Questa descrizione vuole sottolineare l’aspetto fantastico e allo stesso tempo educativo della storia e stuzzicare la curiosità di sapere di quali strane avventure possa mai trattarsi. Se riesci nell’intento, l’editore passerà a leggere il terzo paragrafo.


Nel terzo paragrafo parla di te come autore

Puoi menzionare eventuali tue credenziali, esperienze letterarie o pubblicazioni. Se fai parte di un blog letterario, collabori a qualche rivista o circolo letterario, se hai fatto studi/corsi/seminari di narrativa. Gli editori sono spesso reticenti e scettici nei confronti degli esordienti. Poter dimostrare di avere un certo bagaglio culturale, di aver pubblicato qualcosina, di impegnarsi da tempo nel settore, può essere un jolly in più.

Ciò che gli editori temono maggiormente è che l’esordiente sia un fuoco di paglia, ovvero che scritto il primo romanzo – magari anche buono, che vende – si sieda sugli allori o non sia in grado di produrre più niente: perché non aveva altro da dire oltre quello che ha già scritto, perché sopravviene il blocco dello scrittore, perché scrivere è un mestiere faticoso e impegnativo e se uno non ha il tempo da dedicargli difficilmente sarà in grado di produrre una seconda opera nei tempi che l’editoria impone.


Cinque caratteristiche fondamentali della lettera

Qualità: la lettera deve essere scritta in un italiano corretto, senza errori di ortografia, grammatica o sintassi.

Gentilezza e professionalità: non dimenticare i saluti in apertura e chiusura. Utilizza le formule più formali: Egregio signore, Spettabile casa editrice quando apri la lettera; cordiali saluti, distinti saluti in chiusura.

Persuasione: Resta centrato sui tre punti che ho spiegato, perché se non riesci ad afferrare l’interesse dell’editore fin dalla prima riga della tua lettera, il tuo manoscritto finirà nel mucchio dei cestinati-senza-risposta.

Brevità: Ricordati i quindici secondi che hai a disposizione. La tua lettera deve stare in una sola pagina (1000-1500 battute al massimo). Deve essere di rapida lettura e centrata sull’obiettivo.

Dati di contatto: Non dimenticare di inserire in fondo alla mail: il tuo nome, cognome, indirizzo e recapiti telefonico, cellulare e e-mail. Gli stessi dati ti consiglio di riportarli anche sulla copertina del manoscritto. Se ti stai chiedendo perché, significa che non hai letto il mio articolo sull'impaginazione del manoscritto. Corri a recuperarlo.


Un consiglio: quando spedisci...

Rispetta modalità di spedizione, formato e allegati richiesti dalla casa editrice per l’invio dei manoscritti. Queste variano da casa editrice a casa editrice. Qualcuna vuole l’intera opera in cartaceo, altre solo file, altre ancora solo la sinossi più un piccolo estratto del romanzo (nota bene: per l’invio del cartaceo esiste la spedizione “piego di libri” che consente di spendere appena 1,28 Euro fino a 2 chili di peso (sì, hai letto bene: 1 euro e 28 centesimi appena!). Trovi tutti i dettagli sul sito di Poste Italiane.


Se non vuoi finire fra i cestinati ancora prima di venir preso in considerazione, non scrivere queste cose

NON citare come credenziali opere che ti sei autopubblicato, a meno che non abbiano venduto almeno un migliaio di copie.

NON citare opere che hai pubblicato a pagamento. Gli editori free sanno chi sono le CE che lucrano sull'ignoranza degli aspiranti scrittori e non vedono di buon occhio né chi mette in atto questa pratica (perché rovina il settore) né chi ci si assoggetta (perché significa che non sa come funziona il mondo editoriale).

NON farti vanto di aver vinto premi letterari di quint’ordine, tipo la Sagra delle Castagne di Tiziopippoli. Rischi di apparire un super-dilettante.

NON fare affermazioni del tipo:

  • ho già scritto cinque romanzi, sono anni che li propongo alle case editrici ma nessuno ha ancora colto il mio potenziale, oppure

  • scrivere mi viene naturale, l’ultimo romanzo l’ho buttato giù in una sola notte

  • o frasi autocelebrative come: ritengo di essere un buon autore… scrivo molto bene… il mio stile è unico, innovativo.

Se non hai proprio nessuna esperienza letteraria da esibire, meglio un onesto: Sono alla prima esperienza professionale, ma sto già lavorando a un secondo romanzo o al sequel di quest’opera. Quest’ultima osservazione è importante perché dice che hai serie intenzioni di dedicarti al mestiere di scrittore e di continuare.

Concludi il terzo paragrafo ringraziando per l’attenzione e salutando cortesemente.


E adesso, armati di pazienza e... di umiltà

Tieni presente che gli editori spesso non rispondono affatto alle lettere se non sono interessati all’opera. Quindi, se dopo tre-sei mesi, non hai ricevuto alcuna risposta è inutile che solleciti o riscrivi all’editore riproponendo la medesima opera.

Puoi dirti che non era l’editore giusto (se non hai seguito le istruzioni al punto 1, è possibile), puoi dirti che quell’editore non ha capito il valore del tuo romanzo (è successo: l’autrice di Harry Potter ha preso diverse porte in faccia prima che qualcuno ne capisse il potenziale), puoi darti un milione di giustificazioni ma, secondo me, la prima domanda che devi farti è: ho scritto davvero qualcosa di buono?


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Ti saluto e ti ricordo che pubblicare è una cosa seria e non va mai fatta alla leggera.


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Ciao, sono Eleonora Scali e sei sul mio blog

Scrivo da quasi un ventennio. Ho pubblicato con l’editoria tradizionale, in self, tramite concorsi letterari, su antologie multi-autore e su riviste letterarie. Mi sono servita di editor, cdb e agenzie. Ecco perché sono in grado di spiegare ai neo-autori come pubblicare consapevolmente evitando errori e fregature.

In questo blog parlo dei libri che leggo e di quelli che scrivo; fornisco consigli agli aspiranti scrittori e racconto di me stessa come donna e come autrice. Scopri i miei romanzi




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