Ricavare il tempo da dedicare alla scrittura è difficile ma con un po’ di organizzazione e di superpoteri, si può fare.
Ecco cosa sono riuscita a portare a termine stamattina in tre ore.
Ore 6:30: sveglia. Lavata, vestita, truccata, colazionata, sigarettina. Ho stampato, firmato e rispedito il contratto di pubblicazione ricevuto ieri (un’antologia che contiene uno dei miei racconti).
Ho portato fuori Gioia, la mia bimba pelosa: un’ora di passeggiata nel bosco. Mentre passeggiavamo, ho registrato sul cellulare la recensione di un libro che ho appena terminato di leggere. Poi la trascriverò a pc, ma intanto l’ho già buttata giù.
Rientrata a casa, ho cucinato la pappa per Gioia. Cucinata sì, perché la mia cagnolina è straviziata. Mentre fegatini, petto di pollo e coppa bollivano in pentola, ho vuotato la lavastoviglie e ne ho caricata un’altra. Ieri sera avevo gente a cena: un mucchio di piatti sporchi! Negli ultimi dieci minuti di cottura-pappa, ho riordinato il salotto.
Alle 8,30 sono andata all’ospedale a fare le analisi del sangue. Per fortuna, con l’appuntamento, ci ho messo appena un quarto d’ora.
Dall’ospedale sono andata diretta al supermercato. Alle 9,30 ero già a casa con la spesa settimanale.
Adesso, sistemato tutto in frigo e dispensa, mi restano ben tre ore e mezzo della mattinata per dedicarmi alla scrittura.
Wonder woman mi fa un baffo!
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