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Pillola #14 Pubblicare in crowdfunding: sì o no?

In tempi recenti, si è diffusa la formula della pubblicazione in crowdfunding. Con questo sistema, l’autore NON paga l’editore per pubblicare, ma per come la vedo io, in pratica è come se lo facesse.


In estrema sintesi con un contratto di edizione in crowdfunding, l’editore X si impegna a pubblicare gratuitamente il tuo libro se riesce a prevenderne almeno un tot di copie entro una determinata scadenza temporale.

 

Immagino che tu stia pensando: Dove sta il problema? A me non costerà comunque nulla.

 

È vero, ma il grosso dell’impegno per far conoscere il libro, promuoverlo e convincere delle persone a comprarlo, sebbene non sia ancora stato stampato (e nemmeno vi sia la certezza che lo sarà), ricadrà sulle tue spalle.

 

L’editore non sta rischiando niente. Se la prevendita funziona, stamperà il libro, altrimenti no. Sta lì e aspetta che tu ti dia da fare.

Tu autore, invece, sei super motivato a vendere il numero di copie stabilite, perché a te interessa moltissimo pubblicare. E ti farai un mazzo tanto per riuscirci.

 

I contratti in crowdfunding, almeno quelli che ho avuto modo di esaminare io, sono concepiti a step. In un arco temporale prestabilito, vengono posti obiettivi diversi con promesse diverse da parte dell’editore.

Mi spiego meglio.

Se raggiungi la prevendita di 200 copie, la casa editrice promette una serie di attività promozionali e di distribuzione. Se l’obiettivo supera le 300 copie, alle attività iniziali, l’editore ne aggiunge altre. E così via.

È una sorta di sistema a incentivi, una specie di gara a premi. Ma il vero premio lo vince l’editore, perché chi ha il massimo interesse a vedere il suo libro pubblicato sei tu, autore, e dunque ti darai un gran daffare a vendere, anche incentivato dai benefit legati agli obiettivi.

 

L’editore, di contro, stamperà il tuo libro SOLTANTO se la campagna di prevendita raggiunge i numeri previsti e SOLTANTO avendo già in mano il denaro delle persone che hanno pre-acquistato i libri.

Per l’editore significa ZERO RISCHIO D’IMPRESA e un guadagno altissimo: i libri li vendi tu a prezzo di copertina, ma tu, su quei libri, ci guadagni comunque solo la percentuale in royalties.

 

Pensa se le stesse due o trecento copie le avessi pubblicate e vendute in self. Quanto ci avresti guadagnato? Molto di più, te lo garantisco.

 

Ad ogni modo, se nonostante tutto ti senti pronto a intraprendere la strada del crowdfunding, ti consiglio di leggere molto attentamente il contratto perché, non di rado, questa formula di pubblicazione contiene ulteriori clausole poco convenienti per lo scrittore.

Colgo l’occasione di questo articolo, per informarti che è in arrivo una risorsa in più per te, che scrivi e vuoi pubblicare.
Sto realizzando qualcosa che tutti gli scrittori vorrebbero: una bussola per orientarsi nel variegato mondo dell’editoria e pubblicare con consapevolezza, evitando brutte sorprese o delusioni.
STAY TUNED!

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Ciao, sono Eleonora Scali e sei sul mio blog



In questo spazio parlo dei libri che leggo e di quelli che scrivo; fornisco consigli agli aspiranti scrittori; racconto dei miei viaggi, della mia passione per la musica e di me stessa come donna e come autrice.




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