Firmare con un editore è il sogno della maggior parte degli scrittori, ma bisogna stare molto attenti a cosa si sottoscrive.
Il contratto di edizione è un documento vincolante a tutti i termini di legge, che può creare problemi, delusioni e legami inscindibili per molti anni a venire.
In questo articolo spiego:
come funziona il contratto di edizione
gli 8 punti a cui prestare attenzione
Come funziona il contratto di edizione
In estrema sintesi, col contratto di edizione tu, autore, concedi all’editore il diritto di pubblicare la tua opera a sue spese (l'ho messo in neretto e sottolineato perché nessun editore degno di questo nome deve pretendere da te un solo euro); in cambio della cessione dei diritti ricevi le royalties oppure, in rari casi, un acconto o una somma a stralcio.
Sicuramente, fra le due parti, il potere contrattuale più forte ce l’ha l’editore, perché tu non vedi l'ora di pubblicare mentre lui è sommerso di proposte da parte di aspiranti scrittori. Non per questo devi accettare tutto ciò che ti viene proposto.
Otto punti a cui prestare attenzione
1) Durata del contratto
Se sul contratto non è espressamente indicata una durata, la sua validità in base alla legge sul diritto d’autore è di venti anni. 20, hai letto bene.
Controlla quindi che sia indicata o invecchierai legato a doppio filo con quell’editore.
Il mio consiglio personale è di preferire contratti brevi: 1-2 anni al massimo. E' un lasso di tempo sufficientemente lungo per capire se ti trovi bene con quell'editore e abbastanza breve se per liberarti di lui devi aspettare la scadenza del contratto.
2) Tiratura minima
La tiratura consiste nel numero di copie cartacee che l’editore pensa di stampare di quella prima edizione del tuo libro. Questo dato ci deve essere sul contratto, pena la nullità dello stesso.
3) Rendiconto e liquidazione spettanze
Se non vuoi rincorrere l’editore per sapere quanto ha venduto il tuo libro e per farti pagare, verifica che sul contratto sia indicato il termine per il rendiconto (una volta l’anno? entro la tale data di ogni anno?) e quello per la liquidazione di ciò che ti spetta.
4) Clausole di opzione e prelazione
Sono da evitare come la peste, perché ti vincolano a quell’editore anche per le opere successive che potresti produrre durante la validità del contratto.
L’opzione ti obbliga a sottoporre all’editore con cui hai firmato, qualsiasi opera prodotta durante la vigenza del contratto e ti vincola ad attendere la sua risposta negativa, prima di poterla presentare ad altre case editrici.
Se l’editore pone l’opzione come clausola imprescindibile, verifica almeno che sia specificato il termine entro il quale deve fornirti una risposta. Di solito sono sessanta giorni. Trascorso quel tempo, se non l’editore risponde, puoi ritenerti libero dal vincolo dell’opzione.
Con la prelazione, l’editore si riserva il diritto di pubblicare la tua opera futura, a parità di condizioni offerte da altri editori. Per evitare questo, dovrai trovare un altro editore in grado di concederti maggiori benefici, che possono essere economici ma anche, più in generale, un contratto complessivamente migliorativo per te rispetto a quello originale.
Sia l’opzione che la prelazione non dovrebbero, per legge, eccedere il termine di dieci anni. Se te le impongono, pretendi almeno che tale termine (meglio, uno più breve) sia indicato.
5) Diritti secondari
Riguardano i diritti di traduzione, di adattamento cinematografico, teatrale, su audiolibro ecc. Di solito tutti gli editori inseriscono questi diritti nel contratto. Ciò significa, che se un produttore vuole trasformare il tuo libro in un film, acquisterà i diritti dalla casa editrice e non da te, autore. Lo stesso dicasi per una CE straniera interessata a tradurre e commercializzare il tuo libro nel suo paese.
Se ti sembra una clausola limitante, puoi provare a non cedere questi diritti, ma è difficile che l’editore scenda a patti. Ciò che invece puoi pretendere è una percentuale di guadagno commisurata agli standard. Per i diritti di traduzione, cinema e tv, di solito è il 50%.
6) Termine per la pubblicazione
Nel contratto controlla che sia indicata la data o il periodo (mese e anno) entro il quale l’editore si impegna a pubblicare il tuo libro. Per consuetudine questo lasso di tempo non può andare oltre i due anni dal giorno della consegna della bozza da parte tua, ma se non è indicata una data, il rischio è che tu resti vincolato a quell’editore per anni e il tuo libro non esca mai.
7) Royalties
Come compenso di autore sotto contratto con casa editrice, ti spetta una percentuale sul prezzo di copertina, in gergo royalties. Di solito questa percentuale va dal 5 al 10%. Controlla che quanto ti viene offerto sia in linea con questi numeri.
Rifiuta clausole che prevedono il pagamento delle royalties solo al superamento di un tot di copie vendute. E' una delle tante trappole per evitare di pagare gli autori.
Occhio a offerte di royalties più elevate del normale (il 20% o più). Leggi bene il contratto, perché è probabile che, più avanti, compaia qualche clausola sconveniente per te, che compensa tanta generosità.
8) Anticipo per i diritti d’autore
Sono rarissimi i casi in cui un editore versa un anticipo all’autore alla firma del contratto. Tuttavia, se ti trovassi in questa condizione, tieni presente che non stai ricevendo una somma extra, ma un anticipo delle royalties sui libri che l’editore prevede di vendere. Ciò significa che non ti dovrà altro finché non raggiungerai quella somma con i libri realmente venduti. Tuttavia, se il tuo libro non vende quanto previsto, per legge tu non dovrai restituire niente all’editore. Ciò che ti ha anticipato fa parte del suo rischio d’impresa.
Non pagare niente, mai
A proposito di soldi, il punto più importante al quale devi prestare attenzione prima di firmare un contratto, è che non ti venga chiesto il pagamento di alcunché.
L’editoria a pagamento è la peggior piaga per noi scrittori che veniamo raggirati, per i lettori che acquistano quasi certamente un prodotto scadente e per gli editori onesti che si trovano a competere in un mercato inondato di pubblicazioni discutibili.
Se ti imbatti in clausole contrattuali che prevedono un contributo autore, la compartecipazione alle spese di stampa, l’obbligo di acquisto copie o, più subdolamente, la fornitura di copie con sconto autore senza la sottoscrizione delle quali il contratto non ha validità, non firmare, mi raccomando!
Ti saluto e ti ricordo che: pubblicare è una cosa seria e non va mai fatta alla leggera.
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Ciao, sono Eleonora Scali e sei sul mio blog
Scrivo da quasi un ventennio. Ho pubblicato con l’editoria tradizionale, in self, tramite concorsi letterari, su antologie multi-autore e su riviste letterarie. Mi sono servita di editor, cdb e agenzie. Ecco perché sono in grado di spiegare ai neo-autori come pubblicare consapevolmente evitando errori e fregature.
In questo blog parlo dei libri che leggo e di quelli che scrivo; fornisco consigli agli aspiranti scrittori e racconto di me stessa come donna e come autrice. Scopri i miei romanzi
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