Presentazioni dal vivo: come organizzarle
- eleonorascali
- 3 mag
- Tempo di lettura: 6 min

Le presentazioni dal vivo sono imprescindibili per uno scrittore, specie se poco conosciuto.
Perché?
Perché quando i lettori si trovano a tu per tu con l’autore, lo ascoltano raccontare la genesi del libro e leggerne dei brani, quando hanno la possibilità di fargli delle domande e di ottenere una sua dedica personalizzata, sono molto più invogliati all’acquisto che se trovassero lo stesso libro semplicemente esposto su uno scaffale.
A me, le presentazioni danno sempre grandi soddisfazioni in termini di pubblico e di vendite.
Negli anni ne ho organizzate a dozzine e ad altrettante ho assistito come pubblico. Posso quindi fornirti qualche consiglio perché l’evento funzioni al meglio.
1) Sii breve
Statisticamente, l’attenzione del pubblico inizia a scendere dopo i primi quindici minuti e continua a calare via via che il tempo scorre.
A meno che tu non sia un intrattenitore nato, se non vuoi ritrovarti davanti a una platea dormiente o annoiata, devi essere breve e interessante.
Per esperienza, posso dirti che una presentazione che dura trenta minuti è più che sufficiente.
2) Intrattieni
Durante la presentazione devi parlare, devi intrattenere, devi tenere alta l’attenzione del pubblico. Non puoi limitarti a raccontare la trama e leggere dei brani del libro.
Se sei un tipo spigliato, potresti anche improvvisare due chiacchiere sul momento, ma personalmente lo sconsiglio: il rischio è di non dire le cose che ti premono, di dilungarti su sciocchezze o di uscire dal seminato.
Per contenere i tempi e tenere alta l’attenzione, sarebbe meglio che ti preparassi un copione o almeno una scaletta di argomenti.
Ti suggerisco anche di provare il discorso che intendi fare.
Mettiti davanti a uno specchio col copione o la scaletta, fai partire il cronometro sul cellulare e parla come se fossi davanti al pubblico.
Ti renderai conto se il tuo discorso funziona e quanto dura effettivamente.
3) Fatti supportare da una spalla
Un dialogo a più voci aiuta a vivacizzare la presentazione. Specie se non sei un intrattenitore nato, una persona che ti affianca in veste di presentatore, commentatore e intervistatore può essere di grande aiuto.
Negli eventi importanti, quelli di autori famosi, il moderatore di solito è un giornalista o l’editore stesso. Chi non ha di queste fortune (mi ci metto dentro anch’io) può interpellare il titolare della libreria dove ha luogo la presentazione o il bibliotecario, se si tiene in biblioteca.
Va benissimo anche un’amica o un amico appassionato lettore o un professore, se frequenti una scuola o un’università, forse, ne puoi reclutare uno. L’importante è che il moderatore sia spigliato e che voi due vi mettiate d’accordo su chi dice cosa e quando: l’alternanza di voci, appunto.
4) Prepara le letture e provale
Se non vuoi che il tuo pubblico si addormenti, non leggere brani troppo lunghi.
Alterna la conversazione con il moderatore a letture di massimo cinque minuti.
Sceglile con cura in modo che siano significative e, se sei tu a leggerle, provale prima.
Le caratteristiche che rendono una lettura piacevole da ascoltare sono: il tono della voce, la cadenza delle parole, le pause nei punti giusti e l’intenzione.
Più che lettore devi pensarti attore. Per questo devi allenarti sui brani che leggerai alla presentazione.
Un trucchetto per tenere alta l’attenzione è quello di alzarsi in piedi e passeggiare in mezzo al pubblico mentre leggi. Ogni tanto, alza lo sguardo verso qualcuno, fai una breve pausa e riparti. Io lo faccio sempre e ti garantisco che funziona.
Se pensi di non essere in grado di leggere e intrattenere, oltre al moderatore, portati dietro anche un bravo lettore. Il vantaggio può essere di nobilitare il tuo testo e di catturare l’attenzione. Lo svantaggio è che rischi di diventare lo spettatore del tuo show.
5) Supporti audio, video e cartacei
Io li utilizzo sempre e consiglio anche a te di farlo.
Per cominciare, puoi preparare un video-trailer del tuo romanzo da proiettare in apertura della presentazione. Serve a immergere il pubblico nel mood di ciò che gli racconterai e ad accendere il loro interesse.
In base agli argomenti di cui hai scritto e delle letture che hai selezionato, puoi preparare altri brevi video in tema o prevedere delle musiche di sottofondo mentre leggi.
In più di un’occasione, per esempio, io mi sono fatta accompagnare da un musicista che ha suonato dal vivo, giusto per darti un altro spunto.
Prepara inoltre dei volantini piccoli, dei pieghevoli sarebbe meglio, in cui racconti te stesso, il romanzo che presenterai ed eventuali altre tue opere, e disponine uno su ogni sedia destinata al pubblico.
Gli spettatori, di solito, arrivano una decina di minuti prima dell’evento. Grazie al volantino (o al pieghevole) trascorreranno l’attesa iniziando a conoscerti.
Dopo l’evento, la maggior parte delle persone si porta via il volantino o il pieghevole e questo è un bene, primo perché gli serve a ricordarsi di te e secondo, perché sul pieghevole ci sono tutte le tue opere, accanto alle quali avrai indicato anche il relativo ISBN, che serve nel caso in cui qualcuno voglia ordinare il tuo libro in libreria.
6) Allestimento della sala
In una presentazione, anche l’occhio vuole la sua parte.
Sopra al tavolo dietro al quale siederai (da solo o insieme a chi ti fa da spalla) metti in bella mostra un certo numero di copie del libro che presenti.
Uno o più volumi esponili in verticale, così da essere visibili anche al pubblico seduto. Eventualmente procurati un piedistallo da tavolo.
Se hai altre pubblicazioni all’attivo, porta anche quelle e aggiungile all’esposizione. Più libri danno al pubblico l’idea di trovarsi davanti a un autore consumato. Inoltre, non è escluso che, al momento della vendita, qualcuno sia interessato anche alle altre tue opere.
Appendi al tavolo o al muro alle tue spalle una o più locandine dell’evento. Non servono tanto per la presentazione in sé, ma per le foto e/o i video che farai.
Assicurati di portare qualche bottiglietta di acqua e dei bicchieri per te e per chi parlerà al tuo fianco. Ne avrai bisogno, credimi. La lingua felpata viaggia di pari passo all’ansia da prestazione.
Se vuoi mettere la ciliegina sulla torta, abbellisci il tavolo con una composizione floreale o una pianta.
7) La vendita dei libri
Personalmente, il maggior numero di copie dei miei libri le vendo proprio durante le presentazioni.
Se vuoi provarci anche tu devi avere, ovviamente, un po’ di copie a disposizione, una bella penna (che scrive, mi raccomando) per autografare i libri e anche qualche frasetta di dedica carina e già pronta perché, dopo che nei hai scritte una decina non ti viene più in mente niente di originale.
Non dimenticare i soldi per fare i resti. Spiccioli e banconote. non c’è niente di peggio che non riuscire a fare il resto a qualcuno che ti sta porgendo i soldi per comprare il tuo libro o iniziare a chiedere in giro “chi ha cinque euro o dieci euro da prestarmi?”.
In libreria il problema non si pone, perché di solito i libri li vendono loro (anche nel caso in cui li porti tu), ma in biblioteca invece devi pensare tu a tutto quanto.
8) Foto e video dell'evento
Non dimenticare di portarti dietro qualcuno che scatti foto e giri video dell’evento.
Oltre che un ricordo, è materiale che puoi utilizzare sui social per parlare di te e mostrare ciò che fai come autore.
Per dimostrarti che parlo di presentazioni con cognizione di causa, qui sotto trovi una carrellata di alcune di quelle che ho organizzato.
Articoli di approfondimento:
Con l'occasione ti informo che è appena uscito il mio ultimo romanzo. Chiudi la bocca è un giallo ambientato a Boston (USA). E' il quarto volume della serie "poveri ricchi", ma è autoconclusivo, come tutti gli altri del resto, e può essere letto anche a se stante.
Chiudi la bocca è edito da Tripla E e sarà presente al Salone del Libro di Torino 2025, presso il Pad. 2 stand M66.
Tre identiche aggressioni sessuali apparentemente senza movente.
Il tenente Thompson scopre, però, che le vittime si conoscono e hanno un passato comune da nascondere.
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Ciao, sono Eleonora Scali e sei sul mio blog
Scrivo da quasi un ventennio. Ho pubblicato con l’editoria tradizionale, in self, tramite concorsi letterari, su antologie multi-autore e su riviste letterarie. Mi sono servita di editor, cdb e agenzie. Ecco perché faccio opera di divulgazione per neo-autori sul tema della pubblicazione.
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